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Negozi che non sono solo negozi. Quando lo Shopping diventa un’esperienza da vivere

In una società in continua evoluzione e sempre più esigente, anche i negozi e le attività commerciali respirano aria di cambiamento. Non solo, diventano essi stessi promotori di una nuova e diversa concezione di #Shopping. Col passare del tempo, infatti, le realtà economiche cittadine, assomiglieranno sempre meno al classico store dove acquistare prodotti, ma diventeranno sempre più veri e propri luoghi esperienziali, dove, insieme all’acquisto, i clienti avranno la possibilità di vivere altri tipi di sperimentazioni e avventure.

Un bell’esempio di questo nuovo tipo di negozio, lo troviamo a Milano, al civico 52 di via Ferrante Aporti.
Si chiama L’HUB Textile Work Shop, ed è un negozio-laboratorio dedicato al #tessile, dove le persone non solo possono acquistare capi di abbigliamento e pezzi di arredamento unici e originali, ma anche provare loro stesse a realizzare i prodotti con le proprie mani.

Citypage ha incontrato Maria Teresa Gilardi, responsabile della comunicazione de L’HUB, che ci ha raccontato la storia di questo luogo “magico”, in cui nascono prodotti, amicizie, inziative.

Come nasce L’HUB Textile Work Shop?

“L’ideatrice e fondatrice de L’HUB è Barbara Zucchi Frua, figlia di Manlio, in passato titolare delle manifatture tessili Zucchi. L’HUB è stato inaugurato il 1° aprile del 2009, la sua prima sede era in Ripa di Porta Ticinese, da qualche mese a questa parte ci siamo spostati in via Ferranti Aporti”.

Cos’è esattamente L’HUB e cosa lo distingue da un classico negozio?

L’HUB è un luogo dove condiviamo esperienze, uno spazio dedicato al tessile e aperto al pubblico. Da una parte siamo negozio e vendiamo pezzi di abbigliamento unici e fatti a mano, dall’altra organizziamo eventi e iniziative. Le nostre attività sono cucire, tingere e stampare. Proponiamo corsi e workshop per insegnare queste tecniche alle persone e per far vivere ai nostri ospiti un’esperienza unica e divertente.
Tutto è nato da una grande passione per il tessile e dal desiderio di contrubuire alla salvaguardia delle tecniche e di quella cultura artistico-artiginale che si è un po’ perduta. Nel L’HUB condiviamo le competenze e le attrezzature al fine di recuperare la manualità che ha reso grande il Made in Italy, ma che oggi sta lentamente scomparendo ed è sempre più difficile acquisire. Permettiamo alle persone di sperimentare queste attività, come cucire e stampare a mano sui tessuti. Usiamo dei blocchi da stampa antichi, coi quali si possono personalizzare i capi, dando spazio alla creatività personale. In questo modo le persone hanno la possibilità di vivere esperienze uniche e di imparare qualcosa di assolutamente creativo. Nel frattempo noi, diamo il nostro contributo per tutelare e diffondere conoscenze facenti parte il nostro patrimonio artistico-culturale”.

In che modo si fondono tecniche antiche e nuove tecnologie?

“L’HUB collabora con le scuole e con i giovani. Oggi non si parla più di artigiani ma di #makersdigitali, coloro che stanno apprendendo e sperimentando l’artiginalità e il saper fare, attraverso l’ultilizzo di tecnologie digitali, come per esempio la stampa 3D, App e Software di Design. La costruzione di cose è oggi un’insieme di manualità e tecnologia, con uno sguardo attento a tutto ciò che è sostenibile. Noi collaboriamo con questi nuovi artigiani dell’era digitale, per esempio abbiamo recentemente ospitato i ragazzi del Politecnico della Bovisa. Si tratta di giovani che hanno competenze tecnologiche e portano progetti o idee su software o applicazioni. Noi offriamo loro la possibilità di realizzare queste idee con la tecnica antica. Fondiamo la storia col progresso, l’antico col nuovo.”

Un esempio di corso?

Il 10 novembre ci sarà il corso di Tintura naturale per tessuti. La docente del corso insegnerà, partendo dalle essenze naturali che Madre Natura ci offre, a realizzare il colore, a preparare il tessuto e infine a colorarlo. E’ un corso che dura 7 ore, alla fine del quale, quando le persone usciranno, avranno sperimentato e acquisito delle nozioni sul significato della tintura coi colori naturali. Il fascino della stampa e della tintura naturale consiste nel fatto che ogni pezzo realizzato sarà diverso dall’altro, perché la tecnica avrà effetti differenti a seconda dei tessuti e della mano che ha operato. Si tratta di una tintura viva, che cambia nel tempo, un po’ come noi e la nostra pelle. In questo senso il tessile racconta una storia, non solo la storia di quel pezzo unico e originale, ma anche la storia della persona che l’ha realizzato o di quella che l’ha indossato”.

Quali sono le altre iniziative che portate avanti all’interno de L’HUB?

Ce ne sono davvero tante. Crediamo nello scambio e nella partecipazione. Per esempio collaboriamo con l’ #economiacarceraria e con il Consorzio di via dei Mille. Si tratta di un progetto volto al reinserimento lavorativo dei detenuti, in cui vengono a loro insegnati mestieri e tecniche. Anche L’HUB è entrato in questo progetto e mette a disposizione la sua esperienza per la formazione delle persone. Ma non ci fermiamo qui. Stiamo partecipando a un’altra iniziativa interessante che mette in contatto gli artigiani over 60 -che non trovano ragazzi che continuino il loro lavoro- proprio con quei giovani che potenzialmente potrebbero portare avanti la loro attività. Inoltre, all’interno del nostro spazio, organizziamo feste di compleanno in cui il festeggiato porta amici e amiche e offre loro la possibilità di divertirsi, imparando una delle tecniche da noi insegnate”.

Che tipo di prodotti vendete e come si collocano questi prodotti in una società sempre più abituata alle grandi catene di negozi a basso costo?

“Vendiamo diversi pezzi di abbigliamento, come gonne e pantaloni, sempre particolari e originali. D’inverno, per esempio, realizziamo i capi con tessuti di arredamento; d’estate, invece, realizziamo capi vintage, utilizzando la biancheria per la casa.
Sicuramente le grandi catene offrono pezzi a poco prezzo che, però, risultano impersonali e tutti uguali fra loro. Vengono definiti semilavorati, proprio perché mancano di orginalità e personalità. Noi invitiamo le persone ad acquistare quei prodotti, ad esempio magliette per bambini a tre euro, e poi a portarle da noi per personalizzarle e renderle uniche e speciali”.

In che modo promuovete la vostra attività?

Da quando la stampa ci ha scoperti, ci ha dedicato molto spazio, così abbiamo acquisito una certa notorietà di base. Per il resto, utilizziamo moltissimo i canali Social, specialmente Facebook e Instagram e le nostre tutor che seguono le attività, sono tutte persone giovani, esperte dunque di nuovi strumenti e tecnologie. Inoltre, abbiamo creato un sistema di connessioni; nel nostro negozio, infatti, pratichiamo una sorta di #coselling: non vendiamo solamente i prodotti da noi creati, ma anche quelli di altri artisti e artigiani, italiani e stranieri. Questo crea un sistema di conoscenza e passaparola”.

Insomma… ci sarebbero davvero tante altre cose da scoprire sul tessile. Per esempio, sai perchè il color porpora è il colore dei potenti? O perché parole come trama e ordito fanno parte del linguaggio come del mondo dei tessuti?
Per scoprire queste e altre cose, per fare nuove amicizie, per vivere esperienze uniche da ricordare e portare con te nel corso della vita, non ti resta che andare a L’HUB Textile Work Shop, luogo di incontro e scambio, negozio non convenzionale per persone non comuni.

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